Fiat Chrysler e Google: chi gestisce i dati delle driverless car?


auto lussoLa notizia ha avuto un’eco mondiale fortissima e nessuno può negare che avrà un impatto imponente su tutto il mercato delle auto. La FCA Group (FIAT CHRYSLER AUTOMOBILES) e Alphabet Inc’s, società detentrice di GOOGLE, il maggiore motore di ricerca e soprattutto venditore leader di spazi pubblicitari, si sono accordate per creare modelli di driverless car, le auto che si guidano senza autista. Il settimo produttore di auto nel globo si impegna nel lavoro di sua competenza, nella creazione cioè di auto e nel manifatturiero specifico, mentre il motore americano di ricerca si impegna a fornire il software necessario per il suo corretto funzionamento in autonomia.  Fin qui siamo alla cronaca. L’interrogativo tra i più interessanti e nonostante ciò poco discusso, riguarda la gestione dei dati personali dei proprietari d’auto, che si colletteranno durante l’utilizzo delle medesime vetture.  A porsi questo quesito è l’agenzia REUTERS e credo sia importante rilanciarlo.
Soprattutto perché non è stato chiarito né dalla casa produttrice d’auto né da Google quali saranno i futuri scenari in proposito.  Lo stesso Ad Marchionne della ex FIAT afferma che “è proprio questo il punto da chiarire, come sfruttare cioè le caratteristiche e funzioni dell’auto quando sarà in circolazione”. Bisognerà  – prosegue l’Ad – definire poi se si arriverà ad un software in open-source da condividere oppure no.
L’importanza della proprietà dei dati di ogni auto è strettamente connessa all’utilizzo dei Big Data per leggere le abitudini dei consumatori.   Questa conoscenza aiuta a capire e migliorare l’offerta, perché alla lunga fa “macro statistica” capace di spingere i consumi o prevederli, appunto. Molto più che un archivio, ma un vero e proprio pozzo di petrolio per chi ne avrà la gestione e il possesso.

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